L’autorevole magazine REDBULL indica il Grande Anello dei Sibillini tra i 10 itinerari assolutamente da fare in Mtb almeno una volta nella vita (leggi l’articolo).
Nella classifica di RedBull sono menzionati:
- traversata appenninica (Emilia Romagna/Liguria – Italia)
- transardinia (Sardegna – Italia)
- grande traversata elbana (Isola d’Elba – Toscana – Italia)
- traversata est/ovest isola di creta (Isola di Creta – Grecia)
- transprovence (Provenza – Francia)
- Navad (Svizzera)
- Alta Via Ligure (Liguria – Italia)
- Etna Marathon (Sicilia – Italia)
- Tirol Bike Safari (Austria)
- Grande Anello dei Sibillini (Marche/Umbria – Italia)
Il Grande Anello dei Sibillini (Gas) è un percorso itinerante che attira molti escursionisti desiderosi di scoprire questi luoghi magici ed ancora incontaminati.
Alla versione originaria, ideata a fine degli anni 90 per il trekking a piedi, sono state successivamente introdotte alcune varianti che ne hanno consentito la percorribilità anche in mtb.
Per chi desidera affrontarlo in mtb esistono varie versioni più o meno ufficiali. Normalmente viene proposto in 4/5 giorni con pernotto nei vari rifugi dislocati lungo l’itinerario. In totale l’anello misura dai 120 ai 180 km e si sviluppa interamente su strade forestali e sentieri di montagna. Il dislivello complessivo varia da un minimo di 4000 mt fino a un massimo di 5000 mt. Non vi sono particolari difficoltà tecniche ed è particolarmente apprezzato da chi preferisce lunghe pedalate in ambienti di straordinaria bellezza paesaggistica.
Le varie tappe sono molto differenti tra loro e possono essere pianificate in base al livello di preparazione fisica.
Per una migliore fruizione, il Parco ha provveduto alla ristrutturazione di vari rifugi escursionistici dislocati lungo il tutto percorso.
Il percorso è completamente segnalato (segnaletica bianco/rossa con al centro una lettera G ) e permette di scoprire la molteplicità di paesaggi ed ambienti che caratterizzano questo meraviglioso territorio.
Per saperne di più vedi qui.
L’itinerario seguito dal CAI Ascoli, tre anni di fila, mi pare ai primi degli anni 80, fu:
– 1^ giorno, Acquacanina, Monte Rotondo, Rifugio del Fargno: 4/5 ore;
– 2^ giorno, Rif. del Fargno, Pizzo Berro, Cima della Priora, San Leonardo: 5 ore;
– 3^ giorno, s. Leonardo, sorgente del Tenna, sentiero del Guerrino, Cima della Sibilla, Cresta di Cima Vallelunga, Monte Porche, Castel Manardo, strada Imperiale, fonte della Giumenta, Casale Ghezzi: 6/7 ore;
– 4^ giorno, Casale Ghezzi, Forca Viola, Lago di Pilato (in alternativa, Cresta del Redentore), Rifugio Zilioli, Cima del Vettore, Forca di Presta, Rifugio ANA: 5/6 ore.
oggi il grande anello dei sibillini (indicazioni bianco/rosse con indicazione G) segue un itinerario molto diverso da quello sopra descritto percorrendo l’intero perimetro del parco senza mai toccare le creste in alta quota.
Ci ho lasciato un pezzo di cuore. Un viaggio straordinario.
Marco