Le forti scosse sismiche del 26 e del 30 ottobre 2016 (magnitudo fino a 6.5 scala Richter) hanno profondamente segnato il territorio dei Sibillini.
Anche se non ci sono state vittime, la situazione che emerge è particolarmente drammatica.
Tutti i comuni all’interno del Parco hanno subito ingenti danni. Particolarmente colpiti sono i paesi di Visso, Ussita, Casali, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio di Norcia, Norcia, Preci, Pievetorina, Pievebovigliana, Fiastra e Bolognola. Pesante il bilancio anche in molti comuni appena fuori dal Parco: Muccia, Camerino, Caldarola, Serrapetrona, San Ginesio, Cessapalombo, Camporotondo sul Fiatrone, Belforte del Chienti, San Severino Marche e Tolentino.
Le scosse del 26 e del 30 vanno ad aggravare la situazione già in essere dopo i movimenti sismici del 24 agosto che avevano già colpito la zona da Amatrice fino ad Arquata con numerosi danni nella fascia picena del Parco (Montegallo, Montemonaco, Comunanza, Amandola e Sarnano).
Allo stato attuale risultano interrotte la strada provinciale 209 della Valnerina (frana e scarico di pietre), la strada provinciale n. 136 e 477 da Castelsantangelo a Castelluccio e da Castelluccio fino a Norcia (scarico pietre e cedimento del manto stradale), la strada provinciale n. 34 dal bivio per Pretare fino a Forca di Presta, la strada provinciale n. 120 da Bolognola a Pintura di Bolognola (lesioni campanile di Bolognola), la strada provinciale n. 66 da Ussita a Casali (cedimento del manto stradale) e la strada provinciale n. 120 da Sarnano a Sassotetto (scarico pietre). Leggi
Segnalati crolli sulla parete Nord del Monte Bove e sulle Gole dell’Infernaccio (area peraltro già interdetta in seguito a ordinanza del Comune di Montefortino dal 24/08/2016). Leggi
Quanto alla rete dei sentieri “in questa fase sconsiglia qualsiasi escursione lungo i percorsi naturalistici fino a nuove comunicazioni che ne indichino il livello di sicurezza” (comunicato stampa del Parco n. 13 del 01/11/2016). Leggi
Il rifugio del Fargno risulta non danneggiato (anche se interrotte entrambe le strade di accesso da Pian di Pao e da Pintura di Bolognola). Danneggiati Capanna Ghezzi e il rifugio Perugia. Allo stato attuale non vi sono notizie circa lo stato di agibilità degli altri rifugi nel Parco.