Nei giorni successivi al sisma del 24 agosto si è diffuso un certo allarmismo sullo stato dei sentieri e sull’opportunità di fare escursionismo sui Sibillini (e Gran Sasso e Monti della Laga).
Dopo i primi sopralluoghi era emersa una situazione di “instabilità dei versanti e conseguente rischio di distacchi improvvisi” soprattutto nei quadranti più meridionali. Prudenzialmente con ordinanza sono state chiuse alcune circoscritte aree (Valle del Lago di Pilato, Gole dell’Infernaccio, Valle dell’Acquasanta).
Fortunatamente, a distanza di due mesi dai tragici eventi, non sono state riscontrate nuove criticità. A parte le tre zone che rimangono chiuse a seguito di ordinanza, l’intera rete dei sentieri del Parco è aperta e non ha subito danni. Gli esperti raccomandano solo di evitare itinerari di forra o sentieri sotto a pareti rocciose.
Recenti sopralluoghi hanno verificato la completa agibilità di tutto il Grande Anello dei Sibillini (circa 150 km).
I rifugi non hanno subito danni e quindi rimango aperti come da normale calendario stagionale.
Nelle ultime settimane si sono moltiplicate iniziative volte a promuovere il territorio dopo il sisma rassicurando turisti ed escursionisti. Gli operatori specializzati nel settore hanno ripreso la normale programmazione delle attività escursionistiche in montagna.
I danni a cose e persone ci sono stati e sono evidenti. Ma i Sibillini ci sono ancora, belli come prima e pronti a ripartire.