PARTENZA: Lago di Pievefavera – Caldarola (Mc)
DATI TECNICI: Km 28 – Dislivello 950 – Medio
PERIODO MIGLIORE: tutto l’anno
DESCRIZIONE
Itinerario molto interessante sui due versanti della Valle del Chienti.
Mediamente impegnativo sia nelle salite che nelle discese.
Si parte dal Lago di Pievefavera (Caccamo) e si sale su strada asfaltata fino al cimitero di Borgianello. Da qui si prende sulla sinistra l’imbrecciata che a mezza costa taglia il Monte Letegge fino al borgo di Statte.
Si prosegue iniziando a scendere nel sottostante vallone (imbocco del sentiero dietro il castello).
All’altezza di una solitaria chiesina si volta a dx e si imbocca la strada imbrecciata che sale a Capolapiaggia.
Da qui si prosegue in direzione Camerino per poi voltare a sinistra in direzione Paganico (circa 1 km). Si percorrono un paio di km pianeggianti che consentono di ammirare il bellissino paesaggio su Camerino e su tutto l’appennino dell’Alta valle del Potenza.
Da ora in poi il sentiero diventa sempre più impegnativo, ripido e con vari scaloni su roccia; entra nel bosco e prosegue fino a scendere con un bel single track di 4 km lungo la statale 77 che costeggia il fiume Chienti.
Si prosegue in direzione Sfercia per un paio di Km per poi cambiare sponda del fiume e cominciare la risalita sul versante opposto della valle.
Quindi si sale su strada molto dissestata e dopo alcuni tornanti (le cosidette “Svolte di Fiungo”) si arriva in una radura (Fiungo). Si imbocca il Cammino Francescano della Marca (segnaletica bianco/rossa) che a mezza costa fiancheggia tutta la montagna. Si arriva alla chiesa della Madonna del Sasso che, sospesa sulla Valle del Chienti, offre una posizione privilegiata per ammirare il meraviglioso paesaggio su tutta la valle.
Da qui si prosegue sempre su panoramico sentiero e, dopo aver attraversato i borghi medievali di Valcimarra e Pievefavera, si arriva al punto di partenza.
Buona pedalata!
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giro soddisfacente, mi ero preoccupato un po per i primi 4/5 km su asfalto ma poi il giro diventa divertente sopratutto nella seconda parte con una bella discesa tecnica, single track (due) e sterrate campagnole. sono caduti un bel po di rami quest’inverno e bisogna scendere dalla bici un po di volte, inoltre ci sono un sacco di rami che ti schiaffeggiano durante la corsa ma oggi fortunatamente avevo il mio nuovo casco Bell con mentoniera rimovibile + mascherina che mi proteggevano (forse non è troppo frequentato come percorso ed alcuni punti sono letteralmente invasi dalla vegetazione). attenti a prendere l’uscita giusta sulla sx al 15-esimo km che imbocca la discesa che e un po nascosta, io ho preso la discesa dx che è la più visibile e mi sono fatto un bel po di strada prima di accorgermene e poi tornare indietro in salita.
ciao! purtropo la neve pesante caduta in abbondanza il mese scorso ha creato molti danni e i sentieri dentro ai boschi sono tutti molto sporchi. Ma è normale per questo periodo dell’anno, bisogna aspettare che i boscaioli facciano il loro lavoro!
Se al 15° km avessi continuato sulla destra avresti fatto un sentiero molto bello (meno tecnico di quello a sinistra) che scende con grande vista sulla rocca dei varano.